La corretta azione delle braccia è fondamentale nelle gare di velocità.
Giocano un ruolo chiave sia durante la fase di uscita dai blocchi che nelle accelerazioni.
Ma sono molto importanti anche nella fase lanciata di corsa (VMAX)
La frequenza delle braccia dovrebbe eguagliare quella delle gambe.
Il braccio “pistona” allo stesso ritmo della gamba.
Anzi va più veloce
Infatti sembrerebbe che l’azione del braccio precede di pochissimo quella dell’arto inferiore controlaterale.
Per comprendere questo meccanismo del SNC puoi provare ad eseguire un'esercitazione di skip o di rimbalzo focalizzandoti nel muovere velocemente il braccio verso il basso-dietro.
Ti accorgerai che velocizzando l'azione del braccio anche l'arto inferiore opposto tenderà a muoversi più velocemente verso il basso-dietro.
Le braccia sono un punto critico nel mantenimento del bilanciamento ottimale, oltre a fornire un leggero sollevamento verticale durante ogni passo.
Per questo è importante insegnare un corretto utilizzo delle braccia durante l’azione di corsa che permette:
tutti punti fondamentali per performance nello sprint.
Proprio per una questione di bilanciamento gli arti superiori andrebbero allenati (condizionati) in modo da non diventare un fattore che riduce la performance soprattutto in condizioni di affaticamento.
Lo sviluppo della parte superiore del corpo sia dal punto di vista strutturale (corretto aumento della massa muscolare), sia dal punto di vista dello sviluppo di potenza e velocità (per esempio tramite l’uso di palle mediche) sia mediante esercitazioni tecniche che vadano a insegnare la corretta coordinazione controlaterale tra braccia e gambe.
Durante la fase lanciata il gomito NON mantiene lo stesso angolo durante l’azione di sprint.
Al contrario l’angolo al gomito varia da un angolo di 75° quando si trova anteriormente a un angolo di circa 155° a metà dell’azione di swing (nel momento in cui l’arto controlaterale si trova in posizione di full-support, sotto al baricentro.
Immagine 1. Azione delle braccia nello sprint. Tratta dal libro The Mechanics of Sprinting and Hurdling
Come accennato poco prima iI braccio serve a controbilanciare la gamba opposta: quando la gamba si trova estensione durante l'appoggio a terra il braccio opposto si trova esteso lungo i fianchi.
Quando il ginocchio della gamba avanzante è in massima flessione anche il gomito del braccio opposto sarà in massima flessione.
Questo permette di sincronizzare il "meccanismo crociato" che caratterizza la locomozione umana, a partire dalla camminata, rendendola più efficiente.
In aggiunta sia la spalla che il gomito assistono lo sforzo di spostare i movimenti degli arti inferiori nella parte anteriore del corpo.
Questo viene fatto evitando all'angolo minimo di flettersi oltre i 75 gradi. Se ciò accade, il tempo a terra diventa eccessivo e i segmenti delle gambe vengono spostati dietro il corpo, entrambe azioni indesiderate.
Per ogni azione angolare corrisponde una reazione angolare uguale ed opposta.
Per questo si muovono gli arti superiori in modo coordinato e controlaterale a quelli inferiori.
Per la necessità di conservare il movimento angolare.
Come spiega molto bene Tom Tellez nel suo libro “The Science of Speed. The Art of the Sprint. 2nd edition.":