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Il concetto di “core”
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Gli elastici: una risorsa per chi si allena a casa

Published by redazione
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  • Allenamento della forza
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Tags
  • allenamento a casa
  • elastici

La conoscenza approfondita dei principi generali, talvolta permette di ignorare qualche dettaglio.

Questo vale per l'allenamento ma anche in molti altri ambiti.

In rete e soprattutto sui social in queste settimane hanno proliferato migliaia di proposte di allenamento da fare a casa fai da te.

Allenatori, appassionati, personal trainer più o meno palestrati, ma anche influencer, atleti ed atlete più o meno bravi, brave e graziose (e palestrate), hanno dispensato innumerevoli consigli e spunti su come mantenersi attivi durante questi giorni di reclusione.

Alcune di queste proposte erano valide, altre lo erano meno.

Occorre comunque riconoscere che in mezzo a tante routine discutibili si sono visti anche alcuni spunti molto interessanti.

Come sono interessanti certe app, davvero ben fatte, che permettono, specie per un atleta che sa già come muoversi e che conosce già una vasta antologia di esercizi, di allenarsi a distanza, potendo seguire praticamente tutti i protocolli possibili di allenamento (per lo meno nella loro versione commerciale).

Il problema (e ci riferiamo a quello con la “p” davvero minuscola dell'home training) di queste prime settimane di reclusione non è stato certamente quello dell'abbondanza dell'offerta ma, piuttosto, della qualità molto varia dei contenuti e della conseguente difficoltà nell'orientarsi nella scelta.

Così abbiamo pensato di proporre qualcosa che fosse un po' più specifico per l'atletica leggera e che. fosse soprattutto adeguato agli standard piuttosto esigenti dei nostri lettori.

Se in una prima fase fare qualcosa è stato comunque meglio che non fare nulla, il protrarsi di questa situazione impone di organizzarsi per strutturare delle proposte di lavoro più organiche ed articolate.

Le strategie su come impostare il lavoro in questa fase dipendono da tanti fattori quali la specialità che si fa o i mezzi che si hanno a disposizione.

Per esempio per un velocista, un saltatore o un lanciatore avere a disposizione una palestra casalinga apre la strada a molteplici possibilità (come ad esempio ragionare sul mantenimento o, perché no, impostare un macrociclo di forza in stile periodizzazione a blocchi).

Allo stesso modo per un mezzofondista un ottimo tread mill, una bicicletta con dei rulli o un giardino eccezionalmente grande offrono molte più opportunità rispetto a chi non ha tutte o nemmeno una di queste opportunità.

La proposta che vi facciamo ora però non riguarda queste situazioni privilegiate in cui un allenatore con un po' di esperienza si può barcamenare facilmente nell'obbiettivo di mantenere a livelli accettabili la condizione e l'umore degli atleti che sta seguendo.

Perché gli elastici?

Abbiamo invece pensato alle situazioni più problematiche e, in questi casi, la soluzione migliore, economica, facilmente reperibile e che non richiede spazi ci è sembrata quella degli elastici.

Con un elastico (e molto meglio con due se non con un intero set) si possono fare tante cose interessanti.

Sebastiano Spotti è un fisioterapista ed un velocista con cui abbiamo iniziato a collaborare prima che iniziasse l'emergenza Corona virus.

Scoppiata l'emergenza gli abbiamo chiesto di produrci una rapida “videolibreria” di esercitazioni rispetto a quelli che erano i nuovi programmi di lavoro con cui avevamo pensato di riempire una piccola parte delle giornate d'un tratto lunghe dei nostri atleti.

I brevi video che ci aveva realizzato erano semplicemente l'esecuzione di una serie di esercizi ed erano simili a quelli (ben fatti) che si possono vedere scorrendo le storie di Instagram dei nostri amici sportivi.

Erano scarni, brevi, andavano subito al punto ed erano perfetti per girare nei gruppi e nelle chat di Whatsapp dei compagni e delle compagne di allenamento che, nelle maggior parte dei casi, avevano più che altro bisogno di ricondurre al nome di un esercizio scritto su un programma, un movimento che probabilmente già conoscevano e avevano già visto e già provato.

Cosa troverai (e NON troverai) nei nostri video sugli elastici

Invece i video che Sebastiano ha realizzato per IlCoach sono diversi.

Sono divisi in tre capitoli:

  • Nel primo gli elastici sono usati come mezzi per fare riscaldamento, attivazione dei distretti muscolari che si andranno ad utilizzare nella parte centrale dell'allenamento e per rinforzare il core;
  • Nel secondo i principali esercizi effettuati con il bilanciere sono convertiti in esercitazioni con l'elastico;
  • Nel terzo si affrontano gli esercizi cosiddetti complementari e quelli più indicati per il warm down e per “scaricare” le articolazioni alla fine di una seduta

Sono ottimi video.

Sono lunghi e sono rivolti a chi nelle cose che fa cerca un minimo di approfondimento.

Tutte le esercitazioni sono contestualizzate e sono corredate da spiegazioni che riguardano non solo la tecnica esecutiva, ma anche le peculiarità del lavoro effettuato con gli elastici.

Di ognuno degli esercizi sono indicate le articolazioni e i gruppi muscolari che vanno a sollecitare.

Sono 3 video che non contengono soltanto degli spunti estemporanei e non ci sono circuiti di lavoro tipo 3x10 di questo o 30 secondi di quello o effetti speciali alla Tik Tok con in sotto fondo la hit del momento.

Non sono work out già pronti con cui sistemare l'atleta per una seduta di allenamento.

Ci sono tanti esercizi ma, più importante, ci sono anche concetti su cui ragionare.

Gli allenatori poi potranno scegliere cosa prendere e cosa no.

Sebastiano ha indicato il “cosa”, il “come” e il “perché”.

Il “quanto” e il “quando” e il decidere cosa utilizzare e come creare delle progressioni per i propri atleti resta ovviamente ai tecnici personali.

Noi ci auguriamo semplicemente di aver indicato qualche strumento in più dare un po' di varietà alla propria proposta di allenamento che, al momento, per tutti noi è fortemente limitata dalla situazione contingente.

Tutti i tecnici che cercano di aggiornarsi costantemente sono abituati ad imparare.

Come allenatori siamo invece chiamati ad insegnare.

In questo momento però è fondamentale che i nostri atleti “imparino ad imparare”.

Sicuramente per le prime 4, forse 6 o 8 settimane a partire dal momento in cui torneremo in pista, gli atleti che hanno ritenuto più forza, che hanno meglio controllato il peso, che hanno fatto peggiorare meno la propria Vam avranno un vantaggio rispetto agli altri. Ma sarà una cosa giusto di un mesetto o più probabilmente di 2 o di 3. Nel lungo termine invece gli atleti e gli allenatori che avranno più vantaggio saranno quelli che in questi mesi avranno imparato di più.

Quelli che avranno acquisito maggiore consapevolezza non solo eseguendo o imparando 4 esercizi nuovi, ma soprattutto capendo la logica e il significato che sta alla base di ogni lavoro.

E ricorda...

"Non esistono esercizi che fanno diventare un allenatore capace. Ma ci sono allenatori capaci che sanno rendere gli esercizi utili!"

Allenamento a casa con gli elastici. Parte 1, il Warm Up

Allenamento a casa con gli elastici. Parte 2. Gli esercizi fondamentali

 

Allenamento a casa con gli elastici. Parte 3, esercizi di prevenzione e complmentari.

redazione
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